41ma edizione della “Marcia Antimafia Bagheria Casteldaccia”. A promuoverla il Centro Studi “Pio La Torre”

Scritto da il 26 Febbraio 2024

Un convegno sulla legalità, grazie al quale gli alunni delle direzioni didattiche di Casteldaccia, si sono confrontati su cosa è ancora oggi la mafia e come si può lavorare insieme per sconfiggerla

Attesa, sentita, partecipata. La 41ma edizione della “Marcia Antimafia Bagheria Casteldaccia” quest’anno si è celebrata con toni più sommessi ma solo dal punto di vista del percorso, ridotto a causa della momentanea inagibilità della provinciale SP88 Bagheria Casteldaccia.  In tanti, principalmente studenti, giovani, ma anche movimenti e rappresentanti istituzionali come il primo cittadino di Casteldaccia, si sono dati convegno a Piazza Matrice per poi raggiungere tutti insieme, alunni delle  D.D. Casteldaccia e I.D. Casteldaccia in prima linea, l’auditorium Pio La Torre, dove la mattinata ha preso il volo grazie a un convegno sulla legalità, moderato dal prof. G. Farina, che ha avuto come protagonisti proprio i più giovani, desiderosi di capire per potere pensare a come rispondere all’efferatezza della criminalità mafiosa.

«Come sempre abbiamo vissuto un’esperienza totalizzante – afferma Vito Lo Monaco, presidente emerito del Centro Studi “Pio la Torre” -. Ovviamente sono ancora piccoli e il confronto ha dovuto valutare anche questo aspetto, ma devo dire che la maggior parte di loro ci ha chiesto di capire che cosa è stata e cos’è ancora oggi la mafia. Decisi a combatterla perché desiderano che la loro vita sia libera da qualsivoglia tipo di prevaricazione e violenza».

Già con il “Progetto educativo antimafia”, quest’anno alla sua 18ma edizione, lo stesso Centro “Pio la Torre” tocca con mani quanta risolutezza ci sia tra i più giovani, speranza per un futuro nel quale le mafie non possano e non debbano trovare posto.

A turno le domande e le risposte anche da parte dei dirigenti scolastici, A. Maione e G. Taibi, di padre Cosimo Scordato e dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine del territorio che, in una sinergia di pensieri e azioni, hanno dimostrato cosa vuol dire costruire tutti insieme una comunità nella quale i principi di legalità e giustizia siano sempre presenti e condivisi.


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