Continuità e un futuro di crescita: Paolo Tomasello è il nuovo presidente regionale della Federfiori

Scritto da il 30 Gennaio 2024

Paolo Tomasello: «Ringrazio il mio predecessore e tutta la Giunta Regionale per il sostegno. La parola d’ordine sarà: innovazione. Presto elezioni anche per Confcommercio Messina»

Entusiasmo e soddisfazione per i fioristi siciliani, Paolo Tomasello è il nuovo presidente di Federfiori. Imprenditore messinese da sempre spinto da una forte intraprendenza, la sua elezione rappresenta un passo nel futuro dell’intera categoria. Al suo fianco eletti nel ruolo dei vice presidenti Gioacchino Vitale (della sezione di Palermo) e Rosario Alfino (della sezione di Catania e presidente nazionale Federfiori).

Proprio quest’ultimo è l’uomo a cui Tomasello succede, un’eredità importante che il nuovo presidente accoglie con entusiasmo e grande senso di responsabilità. L’obiettivo resta quello di plasmare, in fretta, un futuro ricco di opportunità per l’intera categoria.

Tomasello vuol incarnare lo spirito produttivo e di impegno costante utile per la crescita professionale dei fioristi. Grazie a una visione ambiziosa, quindi, si punterà a innovare il settore con competenze specializzate. Di fronte c’è un mercato in continua evoluzione e che necessita di iniziative sempre più al passo coi tempi.

La cultura del fiore sarà al centro di tutto, la missione di Tomasello sarà quella di educare e sensibilizzare il pubblico sulla bellezza e il significato simbolico e culturale dei fiori. L’acquisto dei fiori non è un atto fine sé stesso, ma una reale maniera di comunicare ed esprimere un sentimento.

Alla base degli impegni del neo presidente c’è la volontà di un forte sostegno per lo sviluppo del comparto florovivaistico: l’obiettivo resta la promozione di una produzione e commercializzazione di pianti e fiori sostenibile e per questo motivo in crescita costante.

Una visione che superi i confini del settore aiuterà il cammino di Tomasello nel proporre soluzioni raffinate per l’organizzazione di eventi di alto profilo, come matrimoni e cerimonie. Nell’idea del presidente Tomasello permane forte la volontà di un rapporto sinergico con i settori del noleggio di lusso, alberghiero e della ristorazione. Il fine comune deve sempre essere quello della crescita economica e lo stimolo dell’afflusso turistico resta una modalità dal potenziale inesplorato.

Sul piatto non ci sono solo idee innovative, ma anche vere e proprie rivoluzioni come l’ambizione di poter creare un programma televisivo dedicato al mondo dei fiori. Evidente segno dell’approccio con cui Tomasello voglia iniziare questa sua nuova avventura professionale. La via della comunicazione diretta per diffondere la passione nei confronti dei fiori.

I fiori, infatti, non sono un semplice oggetto di bellezza, ma giocano un ruolo chiave nella vita quotidiana: sia come complemento d’arredo che come promotori del benessere psicofisico.

Tomasello, quindi, tiene a sottolineare quanto la presenza dei fiori possa arricchire la vita delle persone in svariati modi.

Paolo Tomasello, già presidente provinciale Federfiori per Messina, è da sempre impegnato al fianco dei fioristi siciliani. Il suo contributo più significativo resta l’ottenimento di ben 5 milioni di euro di aiuti al comparto durante la pandemia da Covid-19. 

La collaborazione col presidente uscente, Rosario Alfino, e il forte sostegno dell’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata, rappresentano un chiaro esempio di sinergia tra le parti utile al raggiungimento dell’obiettivo comune della crescita futura dell’intero settore siciliano.

Arriva, infine, l’occasione per dare il benvenuto al nuovo Commissario Delegato di Confcommercio Messina, Donatella Prampolini: «Anche se non la conosco personalmente, sono pienamente convinto che possa essere la persona in grado di garantire democrazia e legalità nello svolgimento nella delle prossime elezioni dell’associazione. Così da consentire la più celere ripartenza di un organo istituzionale e centrale come Confcommercio, da sempre fondamentale per la vita economica della città di Messina», conclude Tomasello.


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