Missione in Libano: cristiani e islamici insieme per la pace

Scritto da il 12 Novembre 2019

Il Contingente Italiano impiegato nella missione in Libano organizza un incontro con le Autorità religiose del Libano del Sud 

​Nella base “Millevoi” di Shama, sede del Contingente italiano nell’ambito della missione in Libano, ha fatto da cornice ad un incontro interreligioso tra le comunità cristiane e islamiche del Libano del sud, presieduto dall’Head of Mission e Force Commander di UNIFIL, Generale di Divisione Stefano Del Col, per il quale sono giunti dal Vaticano gli auguri del Cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

Hanno preso parte all’evento il Nunzio Apostolico della Santa Sede in Libano, S.E.R. Mons. Joseph Spiteri, l’Arcivescovo Metropolita Maronita di Tiro S.E.R. Mons. Shukrallah Nabil AlHage, il Mufti Sciita Hassan Abdallah, il Mufti Ali Abou Dallah, in rappresentanza del Mufti Sunnita di Tiro, Padre Marios Khairallah in rappresentanza dell’Arcivescovo Metropolita Greco-Melchita S.E.R. Mons. Michael Abrass e il rappresentante dell’Arcivescovo Metropolita Ortodosso di Sidone e Tiro, Padre Nicbolas Bassil.

L’incontro ecumenico fra i leader delle diverse confessioni religiose presenti in Libano, finalizzato alla promozione del dialogo interreligioso, si è basato sugli elementi comuni che costituiscono i pilastri della pace e dell’armonia tra le varie comunità e si è concluso con la comune preghiera a lavorare per la edificazione di un mondo migliore, esaltando i comuni valori umani e la cultura della pace. Per questo, a ricordo della giornata, le Autorità hanno piantato assieme un alberello di ulivo nella base di Shama, simbolo della rigenerazione e della pace per la riconciliazione degli uomini con il Dio di tutte le religioni.

Nel suo discorso il Generale Del Col ha rimarcato l’operato dei peacekeeper di UNIFIL nel variegato mosaico culturale del Libano del sud, dove diverse comunità religiose vivono in straordinaria armonia, ed ha concluso il suo intervento riportando le parole del Segretario Generale delle Nazioni Unite Antònio Guterres in occasione dell’High Level forum sulla “Cultura della Pace” del mese scorso: “Dal momento che le società diventano sempre più multiculturali, multietniche e multireligiose, dobbiamo puntare sulla coesione sociale, riconoscendo che la diversità non è una minaccia, bensì una ricchezza. Ogni comunità dovrebbe percepire che la propria identità non solo è rispettata ma appartiene pienamente alla società nel suo insieme”. 

A fare gli onori di casa e ad organizzare l’evento è stato il Generale di Brigata Bruno Pisciotta, Comandante dei Caschi Blu italiani del Settore Ovest di UNIFIL.

Per l’occasione, il pittore Ali Hassoun, noto artista libanese residente in Italia, ha realizzato un dipinto olio su tela, raffigurante la sintesi dei temi espressi nell’incontro interreligioso, voluto da UNIFIL, che sarà prossimamente donato al Vaticano.

Infine, è stato presentato ai Leader religiosi il “Chilometro della Pace”, una iniziativa del Contingente Italiano su base Brigata Aosta, che ha interessato le 109 municipalità del Libano del sud e che ha coinvolto bambini, genitori e sindaci delle comunità locali nel dipingere, su 10 metri di stoffa per ciascuna città o villaggio, i temi della pace e della solidarietà. Il “Chilometro”, da poco ultimato, verrà donato alla Santa Sede.


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