Romy xx pubblica “Lifetime”: il suo primo singolo da solista è un tributo agli anni ’80.

Scritto da il 1 Ottobre 2020

Sono passati poco più di dieci anni dal clamoroso esordio dei The xx: la band londinese di appena ventenni che, grazie a brani come “Crystalised” e soprattutto la celeberrima “Intro”, ha immediatamente fatto breccia nel cuore di tantissimi ascoltatori stanchi di pop stereotipato, gruppi pseudo indie e voci urlanti.

In tutto questo tempo Romy Madley Croft, Oliver Sim e Jamie Smith – Baria Qureshi lascia alle prime avvisaglie di fama – han dismesso gradualmente le atmosfere rarefatte e il look total black per aprirsi a contaminazioni e lasciarsi conquistare da diversi colori musicali. Insomma, sono cresciuti ma senza perdere le loro peculiarità. Nel caso di Romy Madley Croft un timbro molto suggestivo per cui è spesso stata accostata a una indimenticabile voce come quella di Tracey Thorn, nota soprattutto come parte del duo Everything But The Girl.

Diversi sono stati i progetti portati avanti dai vari componenti, soprattutto Jamie Smith che con lo pseudonimo di Jamie xx si è costruito una carriera di producer e dj di tutto rispetto. Arrivando a collaborare con nomi quali Florence + the Machine, Drake, Adele e Radiohead. Stavolta tocca a Romy xx.

Il singolo “Lifetime”, scritto durante il lungo lockdown che ha investito il mondo intero, nelle intenzioni della sua autrice è una risposta all’ansia e all’immobilità imposta dalle misure eccezionali dovute alla pandemia. Un dare voce e ritmo al desiderio di ritrovarsi nuovamente insieme a ballare su una traccia simile, oltre che una dichiarazione d’amore per i brani dance che riescono a generare emozioni.

Il brano, che anticipa l’uscita di un futuro album di cui non si ha ancora una data né un titolo, è un vero tripudio di synth pop con una spruzzata di eurodance. Una sorpresa solo per coloro che non han seguito l’evoluzione dei The xx fino al più recente lavoro “I See You”. I tre ventenni introversi degli inizi, usciti dal loro garage hanno avuto la possibilità di esplorare il mondo e il coraggio di liberarsi della loro divisa anche musicale. Che, per quanto bella e di qualità, era comunque un’espressione adolescenziale. “Lifetime” è un’ulteriore passo in questa direzione.


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